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Come risparmiare acqua: dal rubinetto all’alimentazione

L’Italia è ultima in Europa per impronta idrica: sprechiamo troppa acqua. Eppure basterebbe attivare pochi comportamenti virtuosi anche in famiglia per preservare una risorsa preziosa e ridurre le spese.


Risparmiare acqua: per pagare meno in bolletta, per maturare una coscienza ecologica e contribuire nel proprio piccolo a tutelare il pianeta. Non tutti ne sono consapevoli, ma sapere come risparmiare acqua ha assunto un valore che va ben oltre il mero costo delle utenze. Si comincia in famiglia, si continua nell’industria e si va a incidere sul rischio di una possibile crisi idrica mondiale. Secondo la Society of Engineers infatti, tra 20 anni la popolazione mondiale supererà gli 8 miliardi e la domanda generale di cibo e energia crescerà del 50 per cento, mentre quella di acqua del 30. E non siamo attrezzati per reggere il colpo.


Che fare allora? Per aiutare a consumare meno acqua esistono decaloghi, consigli e suggerimenti da applicare nella vita di tutti i giorni come il chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti, ma non è tutto. Il risparmio dell’acqua ha a che fare anche con la scelta degli elettrodomestici di casa e persino con quello che mangiamo e come lo cuciniamo.


Lo sapevi che un computer equivale a 20 mila litri di acqua inquinata o utilizzata per produrlo? E che 1 chilo di formaggio di litri ne fa 5mila e un hamburger 2.400? Il calcolo coincide con quella che viene definita Water Footprint (impronta idrica), un parametro che misura quanta acqua consuma un processo, una persona, un ente o una nazione. E l’Italia, con 6 mila e 400 litri per abitante, si colloca non soltanto prima in Europa per i più alti consumi individuali, ma anche tra le prime 4 nazioni meno virtuose al mondo.


Come risparmiare acqua in famiglia

Rispetto al resto dell’Europa, gli italiani pagano pochissimo. In Italia le tariffe sull’acqua sono le più basse in assoluto, ma questo non sempre è un vantaggio: si tende a sprecare e non entrano soldi sufficienti per ammodernare una rete idrica ridotta a colabrodo.


A differenza di quanto avviene per luce e gas inoltre, per l’acqua non si può cambiare il fornitore. Il settore è regolato in linea generale dall’Area (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), mentre le Regioni lo gestiscono a livello locale affidandolo agli enti locali, che scelgono i gestori.  Le bollette dell’acqua sono complicate quanto quelle di luce e gas per cui il primo consiglio è quello di tenere sempre d’occhio il contatore (che deve essere ben manutenuto) e confrontare i propri consumi con quelli in bolletta.


Detto questo, spazio ai consigli per sprecare meno acqua possibile: preferire la doccia al bagno, chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti, scegliere lo scarico del bagno ecologico a doppio tasto, e irrigare le piante la sera, in modo che con il sole non evapori. Usare rubinetti con riduttore di flusso, tenerli in buono stato per ridurre le perdite e diminuire l’acqua per la cottura. E soprattutto, calcolare la propria impronta idrica attraverso i "contatori" messi a disposizione online.





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