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CAPPOTTO

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SPECIALISTI NELL’ISOLAMENTO

TERMICO-ACUSTICO

Sempre molto attenti alle nuove esigenze del mercato e dei ns. clienti, la Enisan vanta ad oggi 10 anni di esperienza nel comparto edile, affermandosi leader con sistemi di isolamenti continui.
Formati ed attrezzati per eseguire sempre al meglio i lavori affidati, dalla piccola ristrutturazione alla grande opera eseguita e realizzata sempre in modo professionale.
La nostra Mission è quella di realizzare sempre al meglio i lavori affidati, rispettando le normative sui luoghi di lavoro e materiali impiegati.

PARETI PERIMETRALI DELL’ INVOLUCRO EDILIZIO

In termini di superficie è sicuramente l’elemento più disperdente, ma con l’impiego di nuovi materiali è possibile avere delle pareti in grado di trattenere il calore d’inverno e impedire d’estate al caldo di penetrare all’interno dei vani. Il materiale impiegato più diffuso, ma non unico e a nostro giudizio più pratico, con un buon rapporto qualità/prezzo, per l’isolamento dell’ involucro edilizio, sono i pannelli in polistirene espanso, con spessori da utilizzare che variano in relazione al tipo e allo spessore della muratura presente.

COPERTURA DELL’ INVOLUCRO EDILIZIO

La copertura, a parità di superficie della altre zona, è forse la superficie più disperdente, considerato che è il punto più favorevole alle dispersioni, in quanto per le leggi della fisica, il calore generato nell’ involucro edilizio, tende a disperdersi verso l’alto. Un buon intervento di coibentazione della copertura, se ben progettato, può ridurre le dispersioni termiche in modo considerevole, abbattendo i consumi anche fino al 25%. Anche per la copertura, come per le pareti ci possono essere alternitive d’intervento con i pro e i contro.

SOLAI E PAVIMENTI

Altri elementi dell’ involucro edilizio sono i solai e i pavimenti, i quali se confinanti con locali riscaldati hanno perdite contenute, mentre se esposti verso l’esterno o verso ambienti non riscaldati come cantine, garage, sottotetti, possono avere anch’essi notevoli dispersioni termiche.L’isolamento di solai e i pavimenti, come per le pareti avviene attraverso lìapplicazione di pannelli isolante, ma per tali elementi dell’ involucro edilizio, la risoluzione per eliminare le dispersioni termiche, per una serie di fattori può essere più problematica o quanto meno più oneroso.

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Gli edifici rappresentano il 40% del consumo energetico totale europeo. Alla luce di questo dato salta subito all’occhio l’importanza della loro efficienza per raggiungere il traguardo 20-20-20 posto quale obiettivo nel 2007 dal Consiglio europeo: ridurre del 20% i livelli di gas serra in atmosfera, aumentare del 20% l’utilizzo di energie rinnovabili e ridurre i consumi energetici del 20% entro il 2020.

Uno dei metodi più efficaci per migliorare l’efficienza energetica di un edificio consiste nell’”avvolgerlo” con un rivestimento isolante proprio allo stesso modo in cui d’inverno indossiamo un cappotto. Ed è per questo che i cosiddetti sistemi compositi di isolamento termico esterno (ETICS, External Thermal Insulation Composite System) vengono anche definiti sistemi a cappotto.

Ma in cosa consiste un cappotto termico?

Si tratta di una serie di elementi edili prefabbricati che vengono applicati direttamente sulla facciata dell’edificio, in sostanza una sorta di sandwich composto da adesivo, materiale isolante, fissaggi, rivestimento base, rinforzo (rete in fibra di vetro) e rivestimento finale con primer e/o pittura protettiva. Una volta terminato il lavoro di applicazione, l’edificio si presenta all’esterno come una normale costruzione intonacata che è dotata però di un “guscio” protettivo isolante in grado di far diminuire sensibilmente il consumo di combustibile necessario al riscaldamento riducendo la dispersione termica attraverso i muri esterni.

Si tratta di una tecnologia rodata da oltre 50 anni di applicazioni all’estero (soprattutto nelle regioni nordiche) e che sta ultimamente prendendo piede anche nel nostro Paese per poter rispettare i parametri di riduzione dell’inquinamento ambientale. Come vedremo rispondendo alle altre domande di questa Guida, l’isolamento a cappotto – se eseguito a regola d’arte– consente notevoli risparmi energetici e di conseguenza minori emissioni di gas serra, oltre ad offrire tutta una serie di altri vantaggi per la salute dell’edificio e per il benessere di chi lo abita.

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